Jannis Kounellis, nasce in Grecia ma è legato all’Italia a doppio filo. Noto al grande pubblico come protagonista dell’Arte Povera, a venti anni, si stabilisce a Roma e completa gli studi all’Accademia delle Belle Arti.
È il 1969 quando presenta a L’Attico di Roma Cavalli, un’opera che suscita reazioni controverse; nulla sembra esser cambiato, eppure tutto è mutato. Ben trentatré anni dopo è ancora presenza imprescindibile, rara e gentile e nelle sale de La Galleria Nazionale di Roma si ammira “Atto Unico”: un labirinto di lamiere di ferro, pietre, “carboniere”, “cotoniere”, sacchi di iuta.
La sua arte mutabile e vivificata trasforma il contemporaneo, performa e muta senso e possibilità. Ripercorreremo stile e opere di Kounellis dai segni tipografici alle installazioni, opere che hanno trasformato per sempre il rapporto tra “l’oggetto” d’arte ed il fruitore.

A cura della dottoressa Elisa Fabrizi 

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